"A 17 Anni Scappo Di Casa. A 33 Vinco il Giro Del Mondo In Solitario" - Giovanni Soldini


Le Nostre 10 Riflessioni Principali Dall'episodio.

1) “Non si può fare un giro del mondo per vincere una regata. Bisogna farlo per il piacere di farlo, e solo così si può avere la serenità necessaria anche per vincere”.

2) “Navigare in solitario fa emergere una parte di noi che di solito teniamo nascosta, perché per farla emergere in genere si fa fatica, e di far fatica non ne ha mai voglia nessuno."

3) Il comportamento più sbagliato è fare finta di nulla."Certe volte noi umani siamo strani, e anche il nostro corpo, molte volte ci comunica delle cose, che ormai per noi sono dei segnali chiari, ma comunque facciamo finta di niente per pigrizia”. Bisogna prendere atto della verità e fare di tutto per risolvere i problemi che essa può causare.

4) “Quando si è soli la psiche è fondamentale. Se il nostro cervello può contare su qualsiasi scusa per accettare una sconfitta, la sconfitta diventa automaticamente sicura.”

5) “La paura passa e lascia spazio al bisogno di risolvere i problemi”.

6) “L'uomo ha sempre più paura di quello che non conosce, e la prima volta che si affronta un oceano del sud si ha una paura fottuta”.

7) “Quando sei entusiasta per fare qualcosa, l'energia non solo attrae le persone giuste, ma in qualche modo riesci a convincere qualsiasi persona”. Questo accade perché hai, non solo passione, ma un’energia così grande e positiva che le persone ti credono e iniziano a tifare per te.

8) Se fai qualcosa abbastanza a lungo e bene la renderei prestigiosa.
Fare il marinaio non è assolutamente prestigioso, ma dopo anni di sacrifici Soldini è ora considerato uno dei velisti più importanti e forti al mondo. Se tu fai fai qualcosa per tanto tempo, tu la rendi prestigiosa. Ed è così che Soldini ha reso il suo lavoro prestigioso.

9) C’è un problema? “Se non va contro le leggi della fisica c’è sempre una soluzione”

10) Quando le persone non credono in te? FREGATENE altamente. Soldini riuscì a costruire una barca a vela con una comunità di tossicodipendenti. Nonostante chiunque pensava fosse possibile lui ci riuscì. Alla fine decise di chiamarla “Stupefacente”, proprio per lo stupore di tutti nel vedere la barca completata.

In Buona Compagnia Notes

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